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Laboratorio di lettura espressiva

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intestazione pon fse

CONTENUTI DEL MODULO LABORATORIO DI LETTURA ESPRESSIVA

Articolazione moduli

Descrizione attività

Ore previste

Materiali

Strumenti

Introduzione alla lettura espressiva

Conoscenza dei partecipanti e definizione di lettura espressiva.

Gli studenti sono condotti a conoscere le potenzialità della voce attraverso esercizi di riscaldamento fisico e vocale propedeutici che mettano in gioco ritmo, intensità e volume (tappeto sonoro, esercizi di mimesi). Viene insegnato ai ragazzi l'uso della respirazione diaframmatica.

I ragazzi vengono invitati a indicare le pause di lettura in brevi testi assegnati e a cogliere le intenzioni interpretative. La lettura di parte dei ragazzi viene registrata mediante il registratore vocale. I compagni osservano e colgono i punti di debolezza e di forza di ciascun lettore.

Vengono fatti ascoltare e/o vedere ai ragazzi l’interpretazione dei testi data da tre attori.

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Lettura espressiva.doc

L’Infinito di Leopardi interpretato da tre diversi attori:

Vittorio Gassman (https://youtu.be/DUzsNkKTXMU);

Lucilla Giagnoni – sito della Pearson (area riservata_materiale didattico)

Elio Germano (https://youtu.be/jIvzQvi75rQ); 

 

Lettura espressiva 2.doc

monologhi teatrali: 'Acquario' di Valentin (https://youtu.be/O4Dhkoef-ng) e il monologo di Mirandolina tratto dal I atto della Locandiera di Goldoni (https://youtu.be/wKFq5qzLoFE)

Registratore vocale

LIM o computer con videoproiettore e casse

Conoscenza di sé e del proprio stile di lettura

Questo modulo è suddiviso in 4 incontri durante i quali vengono registrate le voci dei partecipanti. I ragazzi sono chiamati a riascoltarle e analizzarle per individuare le potenzialità e criticità di ciascuno, per correggere e migliorare la propria lettura.

Ogni incontro inizia dopo aver effettuato il riscaldamento fisico e vocale.

Nel primo incontro i ragazzi leggono scioglilingua ed eseguono esercizi di improvvisazione; inoltre si esercitano nel comunicare particolari intenzioni e nell’uso della mimesi effettuando la lettura di una poesia con strofe concatenate.

Il brano e la performance, verranno ripresi nell’incontro successivo, dopo la consueta attività di riscaldamento fisico e vocale.

Si procede quindi con il riascolto di alcune parti registrate.

Nel terzo e quarto incontro i partecipanti sono invitati a produrre suoni con differente tonalità e volume. Sono quindi suggeriti esercizi per facilitare l'articolazione soprattutto utili per coloro che hanno una lettura pigra o biascicante (Leggere con una matita stretta tra i denti); mentre per facilitare la variazione di volume si svolgono esercizi di lancio di frasi accompagnando la voce con il lancio di una pallina da tennis al compagno.

Viene introdotto il concetto di sottotesto e si cominciano esercizi di lettura che tengano conto delle pause indicate dal testo (segni di punteggiatura).

Si procede quindi all'indicazione di segni grafici condivisi per l'indicazione delle pause espressive sul testo.

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Lettura espressiva 3.doc

Lettura espressiva 4.doc

Esercizi.pdf

Registratore vocale

Testo, sottotesto e interpretazione

Questo modulo è articolato in tre incontri in cui i ragazzi cominciano a prendere confidenza con la lettura interpretata; inoltre sono chiamati a riconoscere la presenza di un sottotesto e le intenzioni comunicative dell’autore.

All’inizio di ogni incontro i ragazzi svolgono i consueti esercizi di riscaldamento vocale volti a potenziare il volume e il cambiamento di tono. Per facilitare la comunicazione e l'interazione si eseguono giochi con la palla. Il lancio della palla e della voce devono essere contemporanei e senza esitazioni.

Nel primo incontro si procede con la lettura di testi scelti da due alunne partecipanti.  Si tratta di descrizioni di personaggi e di un brano narrativo. Si fa cogliere ai partecipanti la diversità di intenzione comunicativa dei due testi e si leggono ripetutamente cercando le parole chiave e suggerendo di volta in volta una nuova voce narrante. Si chiede ai ragazzi di ripetere stringhe di testo secondo la lettura del conducente del laboratorio,  invitandoli ad un ascolto molto preciso e ad una riproduzione intonata.

Nel secondo incontro si lavora sui risuonatori attraverso un'esperienza ludica in cui si devono impersonare i personaggi delle fiabe: orco, principessa e strega. Successivamente si passa ad analizzare i testi presentati da due componenti del gruppo. Vengono anche svolti esercizi tecnici sulle pause (aggiunta della lettera T alla fine di ogni parola). Si discute per riconoscere parole e frasi chiave, quindi si fa esercizio di lettura  per dare loro il giusto valore.

 Anche nel terzo incontro si eseguono esercizi ludici sulle voci dei personaggi delle fiabe. I ragazzi sono invitati a porre il focus sull'immaginazione di alcuni passi testuali. I partecipanti vengono fatti lavorare a gruppi su segmenti di testo che vengono messi in scena per registrare nel corpo le sensazioni prodotte dalle parole. Vengono anticipate alcune tecniche per la variazione del ritmo.

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Lettura espressiva 6.doc

Lettura espressiva 9.doc

Lettura espressiva testo1.pdf

Registratore vocale

La voce del testo

Questo modulo è composto da due incontri, in cui vengono date indicazioni di dizione, intensità e ritmo nella lettura

Anche durante questo modulo il gruppo procede all’inizio con il riscaldamento fisico e vocale e quindi,  attraverso giochi di animazione,  interpreta piccole sezioni di testo  leggendo a turno una porzione di testo e cambiano intenzione comunicativa e voce dei personaggi; oppure uso della mimesi per interpretare alcuni personaggi con la loro particolare postura e voce: il robot, la principessa, il serpente, il vecchio servitore, ecc..

Nel primo incontro si approfondisce la comprensione testuale osservando uso di avverbi e aggettivi; inoltre si fa una sintesi del lavoro fin qui svolto e si richiama l'attenzione sui segni grafici che si possono indicare sul testo che si studia per una lettura scenica ed espressiva.

Nel secondo incontro si procede alla lettura della prima metà del testo “Le lettere del sabato” della scrittrice Irene Dische, scelto per essere oggetto della drammaturgia. Si invitano i partecipanti a capire che cosa ha generato in loro noia e fatica nell'ascolto senza il testo davanti agli occhi. Si riconoscono i tratti caratteristici dei personaggi incontrati e la loro particolare voce. I partecipanti sono chiamati ad immaginare una situazione scenica in cui leggere il testo: quali soluzioni sonore e visive? quali oggetti simbolici portare in scena?

Tutti gli studenti sono invitati a procurarsi una copia del romanzo attraverso il servizio del sistema bibliotecario provinciale.

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La drammaturgia: l’ideazione

Il modulo si articola in due incontri.

All’inizio di ciascun incontro il gruppo si riscalda con esercizi di “tappeto sonoro” e uso del corpo nella lettura di piccole stringhe di testo.

Nel primo incontro vengono assegnate le parti a ciascun lettore. In piccoli gruppi vengono lette ai compagni;  questi ultimi guidano il lettore nel curare articolazione, ritmo, volume e tono. Si ragiona insieme sul sottotesto e le intenzioni comunicative. In particolare si dà rilievo alle diverse voci dei personaggi. 

Il docente impartisce suggerimenti interpretativi,  ma in questa fase non impone alcuna modalità espressiva lasciando agli studenti l'esplorazione del testo.

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La drammaturgia: la pratica

Il gruppo si esercita studiando i testi scelti e intrecciandone le esecuzioni.

Alcuni partecipanti, a turno, lavorano alla stesura del copione che deve essere in formato word, su cui sia possibile effettuare successive correzioni e spostamenti testuali per la definizione della drammaturgia conclusiva.

I partecipanti sono invitati a valutare l’efficacia della propria e dell’altrui performance lavorando in piccoli gruppi. Nel piccolo gruppo si procede alla lettura di porzioni di testo di cui si riconosce il cambiamento di emozioni e di voci dei personaggi. Si lavora in modo più sottile sul sottotesto. I ragazzi ascoltano il compagno e intervengono con suggerimenti o provano loro stessi a produrre le intenzioni comunicative indicate dall'insegnante.

Si provano alcuni microgesti per rendere la lettura scenica il più possibile animata e significativa.

Dopo aver completato la stesura del copione, ciascuno studente lavora sulla propria parte individuando e separando sul testo i blocchi narrativi. Si cerca di affinare nei ragazzi la sensibilità sulle diverse atmosfere e sui differenti personaggi.

Negli incontri successivi viene ripresa l’attività di riscaldamento vocale con il lancio di battute attraverso l'uso della palla. Si cerca di cambiare intenzione comunicativa e intonarsi al compagno a cui si risponde.

Tutti i partecipanti leggono un passo del loro testo a leggio e simulano la situazione davanti al pubblico, curando entrate e uscite e sguardi agli ascoltatori. Tutti partecipano commentando e suggerendo al compagno strategie e correttivi della sua lettura.

In questo modulo viene dedicato spazio alla creazione della scenografia e alla riflessione su come si può animare la lettura scenica in modo che risulti accattivante per il pubblico; prendendo nota dei suggerimenti, l’insegnante si riserva la possibilità di effettuare prove in sede  per testarne la fattibilità.

In un incontro i ragazzi hanno fatto la conoscenza dell'attore Alberto Riolo che ha illustrato, attraverso la sua esperienza di attore e doppiatore, che cosa significa la lettura ad alta voce. Molto spazio è stato dato all'importanza dell'emozione che il lettore deve provare e consegnare all'ascoltatore. Ha proposto ai partecipanti alcune letture: una normalissima ricetta, interpretata secondo due differenti modalità. Durante l’incontro è stata esemplificata una lettura piatta e monotona di un brano, poi proposto con intensità e cambi di velocità.

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Lettura interpretata.mp3

Computer

Riascolto dei partecipanti

Si esegue il riscaldamento vocale attraverso esercizi differenti di lettura di una ricetta per la torta Paradiso. 

Ognuno di loro prova la propria parte e la cronometra: I ragazzi mettono alla prova quanto hanno appreso finora leggendo ognuno una stessa ricetta secondo modalità differenti: timidezza, seccatura, rabbia, angoscia, noia, allegria, sensualità, ecc..

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Torta paradiso.pdf

 

Contesto scenico e prove finali

Preparazione nei dettagli della performance conclusiva. Registrazione e/o ripresa video della performance

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Copione.pdf

 

Evento conclusivo

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