Prima esperienza di accoglienza: feedback

Terminata l'esperienza di Ms Tatiana (Slovacchia) abbiamo cercato di raccogliere le impressioni dei vari protagonisti.

Innanzitutto la prof.ssa Tatiana è stata entusiasta dell'esperienza presso il Liceo Porta ed era addirittura commossa durante il piccolo party organizzato dai docenti per salutarla. 

Ma come hanno reagito gli studenti delle classi che l'hanno accolta?

Per appurarlo ho fatto una piccola indagine in 6 classi del liceo linguistico e ringrazio i docenti che mi hanno accolto durante le loro ore di lezione per poter intervistare gli studenti.

Tutti gli studenti hanno dichiarato che erano molto curiosi ed una parte anche interessati. 

L'aspetto più positivo è stato per tutti gli studenti la conoscenza di una scuola ed una cultura diversa dalla propria, ma anche diversa dai Paesi di cui studiano la lingua. Ricordo che l'interazione è avvenuta in lingua tedesca, la materia comune di insegnamento delle docenti.

Ma le attività sono state diversificate nelle varie classi e gli studenti più delusi sono stati quelli che non hanno avuto la possibilità di interagire con Ms Tatiana, in quanto solo attività di osservazione (job shadowing, appunto).

Alla richiesta di cosa avrebbero voluto fare nei momenti di attività condivisi con il docente straniero, molti hanno risposto manifestando il loro desiderio di approfondire la conoscenza dell'insegnante, del suo Paese, della sua scuola.

Ma veniamo alle ultime interessanti risposte degli studenti:

• a tutti piacerebbe poter svolgere attività anche in modo virtuale con studenti di altre scuole europee (eTwinning?) mentre solo pochi troverebbero interessante condividere attività con studenti di classi parallele del proprio liceo;
• a molti piacerebbe fare un'esperienza di mobilità transnazionale anche in un paese di lingua e cultura diverse da quelle studiate a scuola (in due classi la percentuale è del 100%). 

Termino con la testimonianza della prof.ssa Paladino, tutor di Ms Tatiana e che sarà a sua volta ospitata nella scuola slovacca nel mese di marzo:

"La presenza della collega Tatiana Hajnisova mi ha permesso di riflettere sul metodo di insegnamento e di rendermi conto che l'alunno deve essere sempre messo nelle condizioni di impadronirsi dei contenuti, mettendo in atto abilità e competenze trasferibili in altri campi e utili anche al di fuori della vita scolastica. L'alunno che prova il piacere, la gradevolezza del 'fare', si automotiva, acquisisce senso critico, diventa fautore del proprio sapere, apprende. Analizzando i materiali forniti dalla collega, si è rafforzata ulteriormente in me la convinzione che lo studio della grammatica di una lingua straniera è fondamentale ai fini della comunicazione scritta o rale, ma non prevedere di trattare la letteratura, la storia o l'arte del Paese di cui si insegna la lingua straniera provocherebbe un vuoto formativo della persona. 

Per concludere, lo scambio di idee e di esperienze con la collega slovacca è stato molto significativo, sicuramente una fonte di arricchimento e uno stimolo di rinnovamento."