Il 9 maggio scorso, in occasione della celebrazione della Festa dell'Europa, si è tenuto presso il Liceo Statale "Carlo Porta" di Erba un importante evento di disseminazione dei risultati finora raggiunti da un progetto Erasmus+ per la formazione dello staff tramite esperienze di mobilità in Paesi partner dell'Unione Europea.
Promotore dell'iniziativa è stato il team di progetto costituito dal Dirigente scolastico, dalla Direttrice SGA sig.ra Enrica Motta, dalla referente per i progetti europei e da 3 docenti, rappresentativi di tutti i corsi attivi nella nostra scuola.
Il Dirigente, dopo il discorso di benvenuto ai presenti e i ringraziamenti al team per l'eccellente qualità del lavoro svolto, ha consegnato gli attestati individuali a coloro che hanno partecipato alle esperienze di mobilità.
Alla buona riuscita dell'evento hanno contribuito, con brevi ma incisivi interventi: Europe Direct Lombardia-sportello di Como, rappresentato dalla dott.ssa Renata Terzaghi che ha promosso la partecipazione al voto nelle ormai imminenti elezioni del Parlamento europeo; sportello Eurodesk di Erba nella persona di Tommaso Marelli che ci ha ricordato le occasioni di esperienze e di crescita offerte dall'Unione europea; la prof.ssa Antonella Corrado, responsabile di Rete Europa, rete di scopo regionale che supporta le scuole nell'europrogettazione, ci ha parlato delle sue esperienze di mobilità.
Presente anche l'assessore alla cultura del Comune di Erba, il dott. Francesco Vanetti che ha apprezzato il nostro impegno e ci ha esortato a proseguire con coraggio nella nostra attività di internazionalizzazione.
Un ringraziamento speciale va al CoGePo per il supporto generosamente offerto ad ogni iniziativa del Liceo e che ha realizzato un magnifico allestimento per il coffee break e per il ricco buffet con cui si è concluso l'evento.
In qualità di coordinatrice del progetto, nel presentare il progetto, ho ritenuto opportuno ripercorrere brevemente tutte le tappe che ci hanno portato fin qui.
La prof.ssa Chiara Invernizzi, responsabile dell'impatto del progetto, ci fornisce una analisi chiara e puntuale delle azioni messe in atto nel Liceo in seguito alle esperienze di mobilità. Come si comprende dalla presentazione, i numeri, che a prima vista possono sembrare piccoli, rapportati alla dimensione della nostra scuola denotano però che l'innovazione metodologica si è ormai avviata a vari livelli. In alcune sperimentazioni è presente la collaborazione interdisciplinare. C'è il desiderio di condividere con i colleghi le attività anche a livello di progettazione e riflettere insieme su come migliorare.
(Entrambe le presentazioni utilizzate le trovate nell'articolo seguente ad esse dedicato)
Lo dimostrano le testimonianze dei partecipanti nella seconda parte dell'incontro: alcuni hanno già la visione di una scuola al passo coi tempi, capace di attrezzare gli studenti per un mondo in continuo cambiamento, altri sono più moderati e prudenti, ma tutti hanno idee nuove da mettere in pratica grazie all'esperienza Erasmus+.
Un esempio è dato dalla prof.ssa Gabriella Carpani, responsabile del piano di disseminazione e coordinatrice delle sperimentazioni ispirate dalle esperienze di mobilità all'estero, che ha approfondito l'aspetto emotivo e quanto questo influisca sui processi di apprendimento; la professoressa sta sperimentando varie tecniche di cooperative learning coinvolgendo colleghi di classe ottenendo dei risultati incoraggianti.
La prof.ssa Maria Locatelli, responsabile delle sperimentazioni nell'area dell'inclusione e quest'anno anche referente CLIL, è profondamente convinta della necessità di proseguire nel campo dell'Internazionalizzazione ritenendo un job shadowing, anche se di breve durata, una delle più efficaci e motivanti attività di formazione per un docente e si augura che il liceo promuova nuovi progetti Erasmus+ coinvolgendo nelle mobilità anche gli studenti oltre ai docenti.
Una testimonianza del comune sentire dei partecipanti alle mobilità è offerto dal bellissimo filmato realizzato da due docenti che sono andate in job shadowing in Slovacchia e che, non potendo essere presenti all'incontro, hanno voluto comunque fornire un contributo a questo incontro.
Il processo di innovazione è ormai iniziato, per fortuna, e sarà forse lento, per alcuni impercettibile, ma certamente inarrestabile.
Articolo della prof.ssa Letizia Divino
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